Sempre l uso di Ai come supporto allo sviluppo
Inviato: 22 ago 2025, 09:51
In questo mese (non di ferie per me) ho approfondito l'uso dell'AI coma supporto allo sviluppo.
tra tutte ho preferito Claude versione a pagamento.
Insieme ho affrontato diverse problematiche che spaziano dall'analisi di soluzioni , allo sviluppo vero e proprio, alla ricerca di guasti su un server , alla ottimizzazione delle query e delle app.
La prima cosa che ho notato è l'esigenza il limite delle chat.
Questo limite, minore se paganti ma sempre presente , pone dei vincoli all'evoluzione del pensiero.
Se si inizia a progettare on line una soluzione il rischio di arrivare al punto in cui diventa necessario passare ad altra chat è altissimo e con questo il rischio di perdere il filo del discorso.
Occorre quindi imparare a creare dei punti fermi tali da poter continuare altrove senza dover per forza ricominciare da zero.
Una questione di metodo che va necessariamente approfondita.
Per usare bene l' AI si devono avere le idee molto chiare , se lasciata libera le sue soluzioni lasciano il tempo che trovano e a volte possono essere anche pericolose.
Va quindi guidata definendo dei paletti e indirizzando le soluzioni senza però dimenticare di lasciare spazio alle proposte.
Purtroppo è addestrata a essere "complimentosa" e questo a volte non facilita la scelta critica, è bello essere premiati ma siamo sicuri che sia un premio onesto?
Nel realizzare istruzioni la potenza è enorme , anche se questo ha un costo in termini di risorse (limite chat) la sua altissima capacità di correggere e rivedere ciò che ha scritto rende la fase di sviluppo estremamente veloce ma occorre non abbassare la guarda.
A volte nel rigenerare uno script è capace di "dimenticarne" dei pezzi , contrariamente alle query dove il "dimenticare" è escluso; ha però memoria e con un giusto richiamo recupera.
Non ha grande conoscenza delle macro SC , in particolare per l'accesso ai dati , il problema è però risolvibile se in testa alla domanda principale (prompt) si mettono delle regole cosi come va fatto per la definizione delle variabili.
L'uso dell'AI lascia molto più tempo ai test, anzi l'uso di test approfonditi diventa indispensabile. Creare buoni casi di test è un art più che un calcolo statistico matematico , l'esperienza individuale fa la differenza.
Al momento sto realizzando due soluzioni , una molto complessa il cui scopo è realizzare un analisi predittiva sulla base di analisi di laboratorio , la altra invece mi ha permesso trasformare la Fattura Elettronica in un vero sistema di comunicazione tra fornitore e cliente.
Ancora oggi troppi utilizzano per solo il 20% le opportunità della FE.
Con l'ausilio dell Ai ho realizzato un parsing profondo che automatizza molte delle attività quotidiane di un gestionale senza però togliere il monitoraggio all utente , anzi l ha aumentato permettendo riduzione di tempi e errori
L'AI è un grande strumento , un servitore semi intelligente dotato di buona conoscenza che non si offende mai .
Come tutti gli automatismi va usato con attenzione altrimenti il rischio è di produrre risultati insufficiente o errati, è un pò come un bel frutto : può ingannare .
In tema di analisi permette, se ben interrogato , di approfondire diversi aspetti.
Sto realizzando un gestionale complesso dove purtroppo il cliente è del tutto ignorante, non sa cosa vuole ne come, non sa come gestire la sua azienda , non conosce il concetto di ottimizzazione , non sa neanche valutare il costo operativo dei collaboratori i quali ovviamente ne approfittano.
Manca quindi una seria interfaccia aziendale , l AI mi permette di superare , anche se con limiti, questa grave carenza cosi da poter realizzare in gestionale più serio.
Anche qui la differenza la fa il modo di porre le domande , il modo di interazione.
L'AI ha mille risposte , ma distinguere la più idonea è compito dell'uomo non della macchina e la storia individuale fa la differenza .
ecco le mie ferie
e adesso : chi altri sta sperimentando?
tra tutte ho preferito Claude versione a pagamento.
Insieme ho affrontato diverse problematiche che spaziano dall'analisi di soluzioni , allo sviluppo vero e proprio, alla ricerca di guasti su un server , alla ottimizzazione delle query e delle app.
La prima cosa che ho notato è l'esigenza il limite delle chat.
Questo limite, minore se paganti ma sempre presente , pone dei vincoli all'evoluzione del pensiero.
Se si inizia a progettare on line una soluzione il rischio di arrivare al punto in cui diventa necessario passare ad altra chat è altissimo e con questo il rischio di perdere il filo del discorso.
Occorre quindi imparare a creare dei punti fermi tali da poter continuare altrove senza dover per forza ricominciare da zero.
Una questione di metodo che va necessariamente approfondita.
Per usare bene l' AI si devono avere le idee molto chiare , se lasciata libera le sue soluzioni lasciano il tempo che trovano e a volte possono essere anche pericolose.
Va quindi guidata definendo dei paletti e indirizzando le soluzioni senza però dimenticare di lasciare spazio alle proposte.
Purtroppo è addestrata a essere "complimentosa" e questo a volte non facilita la scelta critica, è bello essere premiati ma siamo sicuri che sia un premio onesto?
Nel realizzare istruzioni la potenza è enorme , anche se questo ha un costo in termini di risorse (limite chat) la sua altissima capacità di correggere e rivedere ciò che ha scritto rende la fase di sviluppo estremamente veloce ma occorre non abbassare la guarda.
A volte nel rigenerare uno script è capace di "dimenticarne" dei pezzi , contrariamente alle query dove il "dimenticare" è escluso; ha però memoria e con un giusto richiamo recupera.
Non ha grande conoscenza delle macro SC , in particolare per l'accesso ai dati , il problema è però risolvibile se in testa alla domanda principale (prompt) si mettono delle regole cosi come va fatto per la definizione delle variabili.
L'uso dell'AI lascia molto più tempo ai test, anzi l'uso di test approfonditi diventa indispensabile. Creare buoni casi di test è un art più che un calcolo statistico matematico , l'esperienza individuale fa la differenza.
Al momento sto realizzando due soluzioni , una molto complessa il cui scopo è realizzare un analisi predittiva sulla base di analisi di laboratorio , la altra invece mi ha permesso trasformare la Fattura Elettronica in un vero sistema di comunicazione tra fornitore e cliente.
Ancora oggi troppi utilizzano per solo il 20% le opportunità della FE.
Con l'ausilio dell Ai ho realizzato un parsing profondo che automatizza molte delle attività quotidiane di un gestionale senza però togliere il monitoraggio all utente , anzi l ha aumentato permettendo riduzione di tempi e errori
L'AI è un grande strumento , un servitore semi intelligente dotato di buona conoscenza che non si offende mai .
Come tutti gli automatismi va usato con attenzione altrimenti il rischio è di produrre risultati insufficiente o errati, è un pò come un bel frutto : può ingannare .
In tema di analisi permette, se ben interrogato , di approfondire diversi aspetti.
Sto realizzando un gestionale complesso dove purtroppo il cliente è del tutto ignorante, non sa cosa vuole ne come, non sa come gestire la sua azienda , non conosce il concetto di ottimizzazione , non sa neanche valutare il costo operativo dei collaboratori i quali ovviamente ne approfittano.
Manca quindi una seria interfaccia aziendale , l AI mi permette di superare , anche se con limiti, questa grave carenza cosi da poter realizzare in gestionale più serio.
Anche qui la differenza la fa il modo di porre le domande , il modo di interazione.
L'AI ha mille risposte , ma distinguere la più idonea è compito dell'uomo non della macchina e la storia individuale fa la differenza .
ecco le mie ferie

e adesso : chi altri sta sperimentando?